The Checkered Tunnel
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The Checkered Tunnel
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The Checkered Tunnel is a animation made entirely with 3D software. This short movie represents a fragmented space made of a checkered tunnel where the squares that fill its walls, floor, and ceiling alternate from red to white (the colour red is a metaphor for trauma).
At the opening of the piece the point of view of the spectator (the camera) is turning on itself in a chequered room with a missing wall leading to a black void.
The camera moves back and forward unsure if to dive into the unknown darkness, or to stay in the trapping room with no other exits. Once the camera makes its move into the dark void, it suddenly encounters a chequered woman (her skin looking like the surrounding space reminds us of the chameleon’s mimicry) that soon goes out of the frame to enter a tunnel full of curved metal surfaces and mirrors.
This trip into a fragmented reality full of intense lights and reflections that, like obstacles, have to be avoided, and that create a blinding effect, ends into a bigger room which looks like a real chessboard where a chess piece with a woman’s head on its top (The Queen), trapped into a muddle of slowly moving worms, turns on itself while the other objects nearby – a dice, and some bishops – rest motionless.
The atmosphere of this place is surreal, the camera at one point turns away from The Queen and moves forward towards a cylindrical container with some illegible words printed on it, before moving into the dark exit of the room.
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Il Tunnel a scacchi
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The Checkered Tunnel si traduce con “Il tunnel a scacchi” ed è un animazione fatta con il software per il disegno tridimensionale. Questo pezzo rappresenta lo spazio frammentato di un tunnel che ha pareti, soffitto e pavimento a scacchi bianchi e rossi (il rosso è una metafora per il trauma).
L’animazione inizia con il punto di vista soggettivo dell’autore che è anche quello dello spettatore (la cinecamera) che gira su se stesso in una stanza a scacchi dove manca un muro e al suo posto vi è un abisso. La cinecamera si muove avanti e indietro cercando di decidere se tuffarsi nel vuoto oppure rimanere nella costrizione della stanza dalla quale non vi è altra uscita. Quando la cinecamera finalmente decide di muoversi verso lo spazio sconosciuto, improvvisamente incontra una donna a scacchi (la sua pelle simile all’ambiente circostante ricorda la mimesi del camaleonte) la quale esce in fretta dall’inquadratura per entrare in un tunnel pieno di superfici metalliche incurvate e specchi. Questo viaggio in una realtà frammentata, piena di luci riflesse intense ed accecanti che come ostacoli devono essere evitate, finisce in una stanza più grande, una vera e propria scacchiera, dove un elemento del gioco (La Regina), contornata ed intrappolata da vermi che si muovono lentamente, gira su se stessa mentre gli altri oggetti presenti, un dado e degli alfieri, restano fermi. L’atmosfera di questo luogo è surreale, la cinecamera a un certo punto si sposta dalla Regina e avanza verso un contenitore cilindrico sul quale sono stampate delle parole illegibili, prima di uscire dal fondo scuro della stanza.
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The Checkered Tunnel by Barbara Agreste
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